Legge elettorale, accordo nella Cdl. Senza l’Udc

1 05 2007

Legge elettorale, accordo nella Cdl. Senza l’Udc
I leader della Cdl riuniti ad ArcoreNel centrodestra c’è l’intesa sulla bozza da presentare per la riforma della legge elettorale. L’accordo è stato raggiunto nel vertice fra Silvio Berlusconi (Forza Italia), Gianfranco Fini (Alleanza Nazionale) e Umberto Bossi (Lega Nord), riuniti ad Arcore. Presente anche Gianfranco Rotondi (Democrazia cristiana per le autonomie). La Cdl, ormai senza l’Udc, sembra orientata a procedere verso un sistema simile a quello delle regioni: un modello che confermi il bipolarismo e che dia garanzie sulla cosiddetta ‘scelta di campo’ prima delle elezioni, e contenuto nella ‘bozza Calderoli’ intorno al quale si è discusso. Impianto proporzionale, premio di maggioranza, che al Senato verrebbe assegnato su base nazionale e ripartito a livello regionale, e soglia di sbarramento, che si ipotizza intorno al 3 per cento, sarebbero i contenuti della proposta dell’opposizione.





“Pacs” et bonum. Requiescant in pace gli italiani

2 02 2007

Circolo della Liberta’ ORFEO | “Pacs” et bonum. Requiescant in pace gli italiani
“Pacs”, ma che bella espressione, anche se nessuno sa che cosa voglia dire esattamente. Probabilmente è un acronimo, ma è comunque per la sinistra appropriata, richiamando, per assoluta identità fonetica, il termine “Pax”, e così i pacifisti dell’ultima ora. Vi ricordate?, quelli che erano contro ogni tipo d’interventismo in Iraq, tanto per trovare un’altra giustificazione antiamericana e screditare l’Italia facendone nazione inerte di fronte al dramma iracheno. Nel mondo ormai si parla di “pacifismo all’italiana”, per designare l’atteggiamento ambiguo di chi non sa bene se intervenire, perché una campagna umanitaria decisa internazionalmente può essere considerata sempre un’azione militare dai pacifisti militanti, e il soldato pacificatore sempre un guerrafondaio resta. E ora quali urgenze interne si devono affrontare nel nostro Paese? Ma è ovvio, i “Pacs”,….siamo sempre in argomento del resto, e all’orecchie dei nostri vicini europei e di quelli meno vicini d’oltreoceano non farebbe differenza, sempre dei soliti pacifisti all’italiana si tratterebbe.





«Alitalia sarà ceduta prima dell’estate»

2 02 2007

ilGiornale.it – Padoa-Schioppa: «Alitalia sarà ceduta prima dell’estate» – n. 28 del 02-02-2007
Il vertice di ieri sull’Alitalia tra sindacati e governo il suo scopo l’aveva ottenuto con ampio anticipo: quello di far revocare, con la sua sola convocazione, lo sciopero che era stato programmato per il 19 gennaio. Ieri quindi si è trattato più di una relazione ufficiale che di un confronto, con tutte le (numerose) sigle sindacali schierate di fronte a Enrico Letta (presidenza del Consiglio), Alessandro Bianchi (Trasporti), Cesare Damiano (Lavoro) e Tommaso Padoa Schioppa (Tesoro, azionista di maggioranza di Alitalia). Sono emersi tre elementi forti. Primo: la procedura si concluderà entro l’estate; secondo: la valutazione del piano industriale sarà determinante e farà aggio sul prezzo; terzo: senza riforme strutturali, di sistema, qualunque acquirente si troverà a fronteggiare gli stessi problemi con i quali combatte oggi l’Alitalia. Governo e sindacati manterranno due «tavoli» di discussione, uno a palazzo Chigi e uno al ministero dei Trasporti, per un continuo aggiornamento, rispettivamente, sui temi della privatizzazione e del piano del trasporto aereo (primo incontro, 13 febbraio).