La malattia degli ospedali
Lo scandalo della sporcizia, della trascuratezza, della mancanza elementare di igiene sollevato dall’inchiesta di Fabrizio Gatti sull’«Espresso» è come una onda lunga, nera, limacciosa. È augurabile che duri poiché fotografa una situazione assolutamente da rimuovere, intollerabile per un grande ospedale come il Policlinico Umberto I di Roma. Che, paradossalmente, rispetto ad anni fa, presenta servizi migliori, alcuni reparti di eccellenza, sia pure in mezzo a lacune e a faticosissimi processi di modernizzazione.
Gli appalti delle pulizie negli ospedali e in altri enti pubblici rappresentano un affare grosso e grasso. Stramilionario.
È insensato che sul loro operato non vigili in modo premente, ravvicinato, quotidiano, una autorità tecnica, capace di esigere un servizio efficiente, eventualmente di dare la disdetta a chi non lo produca.
La malattia degli ospedali
4 05 2007Commenti : Leave a Comment »
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Addio emicrania al lavoro
1 05 2007Addio emicrania al lavoro
Addio emicrania al lavoro
L’emicrania può influire pesantemente sul rendimento lavorativo. Seguendo alcune semplici regole, però, è possibile evitare l’insorgere delle crisi e lavorare meglio.
Sanihelp.it – L’emicrania è una patologia piuttosto disabilitante, e per questo causa non pochi problemi al gran numero di persone che ne soffre.
Quasi tutti i pazienti ammettono che, durante un attacco di emicrania, sentono il bisogno di sdraiarsi da soli al buio, e trovano grandi difficoltà nel proseguire le attività che stavano svolgendo, dalla guida dell’automobile ai lavori di casa.
L’emicrania, dunque, può incidere notevolmente sulla vita lavorativa: è stato dimostrato che un terzo delle donne e un quarto degli uomini affetti da emicrania perdono l’equivalente di 6-20 giorni di lavoro all’anno.
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Acne, una malattia dai quattro volti
1 05 2007Acne, una malattia dai quattro volti
Acne, una malattia dai quattro volti
L’acne non è una patologia semplice: ne esistono quattro tipologie diverse per genesi e sintomi, che però possono anche manifestarsi insieme e che richiedono trattamenti diversificati. Un’attenta visita dermatologica, però, permette di riconoscerli e curarli in fretta.
Sanihelp.it –
Esistono quattro tipologie cliniche di acne, che si possono diagnosticare in base ai sintomi riscontrabili sulla cute del paziente:
Acne comedonica o puntata: netta prevalenza di comedoni aperti o chiusi rispetto alle altre manifestazioni cutanee.
Acne papulosa, pustolosa o papulo-pustolosa: prevalenza rispettivamente di papule o di pustole o di entrambi i tipi di lesioni.
Acne papulo-nodulare o nodulo-cistica: prevalenza di noduli e papule o di noduli e cisti.
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